Da Cape Town ci faremo strada tra i vigneti della costa meridionale per poi affrontare le immense distese semidesertiche dell’interno. Ci spingeremo nel profondo del grande Karoo fino al Kalahari, tra dune di sabbia e orizzonti infiniti. Dall’estremo nord-ovest faremo rotta verso est, troveremo le montagne (e forse la neve) nel piccolo regno montano del Lesotho. Una discesa a precipizio dagli imponenti bastioni dei monti Drakensberg ci riporterà al mare, l’Oceano Indiano questa volta, per visitare alcune delle riserve naturali più belle del Sudafrica. Con il Kruger e l’arrivo a Johannesburg e Pretoria si chiuderà anche la nuova avventura di Xtractor.

 

Seguici sulla mappa interattiva. Potrai vedere in tempo reale dove si trovano i trattori di Xtractor!

  • GIORNO 1, 2Apr: CAPE TOWN - DURBANVILLE

    La spedizione di Xtractor lascia Cape Town. Il primo europeo a mettere piede al Capo fu il navigatore Vasco da Gama, nel 1497, che da qui proseguì fino ad aprire finalmente la rotta per le Indie. La zona ospita molti tipi di uccelli, struzzi, ma anche antilopi, babbuini, gnu e facoceri.

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  • GIORNO 2, 3Apr: DURBANVILLE- MONTAGU

    Conferenza stampa e partenza ufficiale. Raggiunta Stellenbosch imbocchiamo la famosa Wine Route, l’itinerario panoramico che attraversa la regione dei vigneti del Capo, il cuore della produzione vinicola sudafricana. I coloni europei che fondarono cittadine come Stellenbosch, Paarl e Franschhoek erano bravi ingegneri e grazie alle loro conoscenze idrauliche riuscirono a trasformare la campagna semiarida in verdi vigneti. Oggi i vini del Sudafrica sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

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  • GIORNO 3, 4Apr: MONTAGU-OUDTSHOORN

    Imboccata la celebre Route 62, ci godiamo qualche ora di guida piacevole tra vigneti, panoramici passi di montagna e graziose cittadine coloniali. Poi, con la discesa verso le aride pianure del Little Karoo, il paesaggio cambia bruscamente. Oudtshoorn, la nostra destinazione, fu ricca capitale mondiale delle piume di struzzo ai tempi della Belle Epoque, nella seconda metà dell’Ottocento, e ancora oggi ospita numerosi allevamenti di struzzi.

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  • GIORNO 4, 5Apr: OUDTSHOORN-KURLAND

    Piatto forte della giornata è il Prince Albert’s Pass, che segna la graduale discesa dall’altopiano del Karoo alla costa. Il passo si snoda lungo quasi 70 km di pista sterrata, stretta e tortuosa, tra panorami mozzafiato e passaggi da brivido. Avremo da divertirci con i nostri trattori lassù! Una volta raggiunto il mare imboccheremo la splendida Garden Route, la celebre strada panoramica che segue la costa dell’Oceano Indiano collegando località balneari famose come Mossel Bay, George, Wilderness, Knysna e Plettenberg Bay.

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  • GIORNO 5, 6Apr: KURLAND-HUMANSDORP

    A Kurland, nell’entroterra di Plettenberg Bay, faremo una rapida sosta al santuario dove numerose specie di scimmie possono girare in libertà, avvistabili anche da uno spettacolare ponte di corda nel folto della foresta. I monti Outeniqua e Tsitsikamma che si innalzano a ridosso della costa sono paradisi per gli amanti delle escursioni, del birdwatching e della natura. Le acque dell’oceano invece ospitano delfini, otarie e, tra luglio e dicembre, balene. La tappa si conclude a Humansdorp.

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  • GIORNO 6, 7Apr: HUMANSDORP-ADDO ELEPHANT RESERVE

    Scoperta dal navigatore portoghese Bartolomeu Dias nel 1488, a partire dai primi del Cinquecento la Baia di Algoa divenne la principale stazione di approvvigionamento per le navi portoghesi che commerciavano con Goa. Port Elizabeth, situata all’estremità occidentale della baia, è uno dei princi-pali porti del Sudafrica e il cuore dell’industria automobilisti-ca del paese. La maggior parte degli impianti di assemblaggio e dell’indotto ha sede qui. Salutiamo l’oceano: Xtractor fa rotta verso l’interno, alla volta dell’Addo Elephant Reserve.

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  • GIORNO 7, 8Apr: ADDO ELEPHANT RESERVE

    Un tempo diffusi nella maggior parte dell’Africa meridionale, gli elefanti furono gradualmente allontanati dai coloni europei per fare spazio ai campi coltivati: quando il nascente movimento ambientalista portò alla creazione del primo nucleo del parco, nel 1931, ne rimanevano appena 11 esemplari. Oggi il Greater Addo Elephant National Park, che include la riserva degli elefanti, ne ospita oltre 600 ed è l’unico al mondo dove è possibile vedere tutti i cosiddetti Big 7, cioè elefanti, rinoceronti, leoni, bufali, leopardi, balene e squali bianchi.

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  • GIORNO 8, 9Apr: ADDO-CRADOCK

    Il prossimo capitolo di Xtractor ci porterà nell’estremo nord-ovest del Sudafrica. Lasciata l’Addo Elephant Reserve, facciamo rotta verso Cradock. Importante centro dell’industria laniera della provincia del Capo, Cradock produce anche carne di manzo, latticini, frutta e agrumi. Lo sviluppo agricolo della città non sarebbe stato possibile senza l’Orange-Fish River Tunnel, una faraonica opera di irrigazione completata nel 1975.

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  • GIORNO 9, 10Apr: CRADOCK–GRAAF REINET

    La vasta regione semidesertica del Karoo si innalza gradualmente dalla costa e copre gran parte dei tavolati interni del Sudafrica. Presenta la vegetazione tipica della savana, con erbe e arbusti resistenti al secco, piante grasse e la caratteristica aloe rossa. La cittadina di Graaf Reinet, soprannominata “gioiello del Karoo”, conserva un ricco patrimonio storico e architettonico risalente alla fine del XVIII secolo. Originariamente fondata come stazione commerciale, oggi è un fiorente mercato agricolo.

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  • GIORNO 10, 11Apr: GRAAF REINET-VICTORIA WEST

    Pareti rocciose a picco e fragili colonne di dolerite si ergono a 120 metri dal fondo della valle, contro lo sfondo senza tempo delle ampie pianure del Camdeboo. Questo sito mozzafiato alle porte di Graaf Reinet è la Valley of Desolation, prodotto di forze vulcaniche ed erosive in azione lungo oltre 100 milioni di anni. Inoltrandosi verso l’Upper Karoo il paesaggio si fa sempre più arido e desolato. A Victoria West, antico centro ferroviario, si respira già aria di frontiera.

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  • GIORNO 11, 12Apr: VICTORIA WEST – PRIESKA

    A Prieska, il cui nome significa “luogo della capra persa” in lingua koranna e rappresenta bene l’isolamento dei luoghi, si trova una fortificazione della guerra Anglo-Boera costruita in occhio di tigre, una pietra semipreziosa. Qui incontriamo l’Orange, il fiume più lungo del Sudafrica, che nasce nelle montagne del Drakensberg in Lesotho e attraversa il paese per gettarsi nell’Atlantico. Il suo ruolo è fondamentale per l’economia sudafricana, fornendo acqua per l'irrigazione ed energia elettrica.

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  • GIORNO 12, 13Apr: PRIESKA – KAKAMAS

    Arrivato per guidare un’azione punitiva contro i Griquas locali nel 1868, il magistrato speciale Maximillian Jackson si accampò sotto il Giant Camelthorn Tree (un albero di 500-600 anni), stabilendo quello che fu per lungo tempo l'insediamento più remoto della provincia del Capo Nord-Occidentale. Oggi la cittadina di Kenhardt è un centro agricolo celebre per l’allevamento della pecora dorata, al centro di una verde zona irrigata. Ci inoltriamo sempre più nel deserto per raggiungere Kakamas.

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  • GIORNO 13, 14Apr: KAKAMAS

    Alle porte di Kakamas, le Cascate di Augrabies (“luogo molto rumoroso” in lingua khoe-san), seste più alte al mondo, sono formate dal fiume Orange che da un’altezza di 200 metri precipita in una gola lunga 18 chilometri scavata nel granito. Lungo l’Orange esistono molti depositi di diamanti alluvionali, ma la leggenda vuole che il giacimento più ricco si trovi sotto le acque tumultuose dell’orrido. Il parco circostante ospita giraffe, antilopi, zebre, varie specie di predatori e molti altri animali.

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  • GIORNO 14 e 15, 15-16Apr: KAKAMAS – LOCH MAREE

    Il Kalahari, “grande sete” in lingua tswana, è una regione desertica dell'Africa meridionale. Terra di dune a perdita d’occhio e orizzonti infiniti, si estende principalmente in Botswana, nella fascia orientale della Namibia e nel nord-ovest del Sudafrica. E’ parte dell’immenso altopiano africano, ha un’altitudine media di 900 metri e con i suoi circa 930 000 km² è uno dei più grandi del mondo. Vasto e poco popolato, ospita tuttavia un patrimonio ricco e straordinario di flora e fauna tra cui lo springbok, emblema del Sudafrica.

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  • GIORNO 16 e 17, 17-18Apr: LOCH MAREE-HOTAZEL - KIMBERLEY

    Il Kalahari non è sempre stato un deserto: nelle profondità della terra, sotto di esso, si nascondono enormi riserve d’acqua, forse il residuo di antichi laghi, a riprova del fatto che il Kalahari un tempo era molto più umido di oggi. I San, o Boscimani, vi hanno vissuto per 20.000 anni, cacciando selvaggina con arco e frecce avvelenate e raccogliendo vegetali, bacche, meloni e noci, oltre che insetti. Si viaggia su piste tra le dune lungo le quali sorgono rari e remoti insediamenti, spesso nati intorno alle miniere.

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  • GIORNO 18, 19Apr: KIMBERLEY

    Kimberley è da sempre sinonimo di diamanti: lo sfruttamento dei giacimenti da parte della De Beers ne fece la città più grande della regione e del fondatore Cecil Rhodes uno degli uomini più ricchi del pianeta. La principale delle miniere della zona (170.000 m² per 240 metri di profondità) fruttò a Rhodes 3 tonnellate di gemme. Soprannominata “Grande Buco”, venne chiusa nel 1914. Kimberley fu la prima città del Sudafrica (e la seconda al mondo) ad essere dotata di illuminazione stradale elettrica, nel 1882.

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  • GIORNO 19, 20Apr: KIMBERLEY-HOOPSTAD

    Da Kimberley il nostro itinerario punta verso est. La diga di Bloemhof si trova dove il fiume Vaal e il fiume Vet si incontrano, al confine tra le province di Free State e North West. L'area intorno alla diga costituisce la Riserva Naturale di Sandveld, che alterna vari tipi di savana. Notevole anche il grande progetto irrigue di Vaalharts, uno dei più estesi del mondo. L’acqua del Vaal, deviata lungo una rete di oltre 1000 km di canali, rifornisce campagne, industrie e sei città.

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  • GIORNO 20 e 21, 21-22Apr: HOOPSTAD-BOTHAVILLE-KROONSTAD

    Il Free State, una delle nove province del Sudafrica, è una terra di colline verdeggianti, pascoli e frutteti. Hoopstad, Bothaville e Kroonstad sono tutti centri agricoli importanti, in particolare per quanto riguarda la coltivazione del mais. La loro origine è legata alla migrazione dei Voortrekkers, i coloni boeri che nella prima metà dell’Ottocento lasciarono la regione del Capo, ormai controllata dagli Inglesi, per spingersi a nord del Fiume Orange dove fondarono un loro stato indipendente – l’Orange Free State.

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  • GIORNO 22 e 23, 23-24Apr: KROONSTAD-BETHLEHEM

    Il Golden Gate Highlands National Park è famoso per le rocce a picco, i bastioni e gli affioramenti di arenaria dorata, ocra e arancione profondamente erosi e plasmati dagli elementi. Un'altra caratteristica della zona sono le numerose grotte e anfratti che racchiudono dipinti rupestri dei San. Benché sia più famoso per la bellezza dei paesaggi che per la fauna, ospita manguste, eland, zebre e oltre 100 specie di uccelli. Notevole anche il vicino Royal Natal National Park, che include le Tugela Falls, le seconde cascate più alte del mondo (912 m).

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  • GIORNO 24, 25Apr: BETHLEHEM-BUTHA-BUTHE-OXBOW (Lesotho)

    Lesotho significa "la terra del popolo che parla sotho" (l'etnia principale del paese è quella basotho). Il piccolo regno del Lesotho è un’enclave del Sudafrica collocata nella sezione più elevata dei Drakensberg, la principale catena montuosa dell'Africa meridionale. Poiché oltre l’80% del paese si trova a un’altitudine superiore ai 1800 m, mentre il punto più basso è a 1400 m, è l'unico stato indipendente nel mondo a trovarsi interamente sopra quota 1000 m. La vetta più alta è il Thabana Ntlenyana (3482 m)

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  • GIORNO 25, 26Apr: OXBOW – MOKHOTLONG

    Afriski (3050 m) è la sola località sciistica del Lesotho e una delle due esistenti nell'Africa meridionale. Poco più a sud si trova la miniera di diamanti di Letseng (3100 m), la più alta al mondo e nota per la produzione di gemme enormi. Superata una serie di passi superiori a 3200 m da cui si godono panorami spettacolari, la strada scende ripida verso Mokhotlong (2556 m), il centro più importante del Lesotho occidentale benché poco più di un avamposto di montagna.

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  • GIORNO 26, 27Apr: MOKHOTLONG - UNDERBERG

    La catena dei monti Drakensberg segna il confine tra Lesotho e Sudafrica e culmina nel Thabana Ntlenyana (3482 m), la vetta più alta che è anche la maggiore elevazione dell’Africa meridionale. I rilievi del Lesotho si formarono per effetto dell’erosione causata dal fluire dell’acqua che scavò gole e profonde vallate nella scarpata dei Drakensberg, oggi occupate da tributari del fiume Orange. E’ proprio il grande numero di corsi d’acqua a regalare alle alteterre del Lesotho un aspetto così aspro e quasi alpino. I trattori McCormick dovranno mostrare tutti i loro muscoli d’acciaio per affrontare il leggendario (e difficile) Sani Pass (2876 m) e rientrare in Sudafrica.

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  • GIORNO 27 e 28, 28-29Apr: UNDERBERG-STEPMORE -PIETERMARITZBURG

    La strada costeggia le imponenti pendici dei Drakensberg, che sono oggetto di un crescente interesse da parte dell'industria del turismo. Lungo i fianchi della catena si sviluppano varie aree naturali protette e molte delle vette regalano sfide notevoli agli alpinisti. Allontanandosi dalle montagne i rilievi si stemperano in morbide colline verdeggianti che si susseguono a migliaia fino alla costa, offrendo paesaggi tra i più belli del Sudafrica.

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  • GIORNO 29, 30Apr: PIETERMARITZBURG – DALTON

    Fondata nel 1838 dai Voortrekkers, Pietermaritzburg fu capitale di una repubblica boera di breve durata, la Natalia, che venne incorporata come provincia nell’Unione del Sudafrica nel 1910, con il nome di KwaZulu-Natal. E’ qui che Gandhi, cacciato da un treno per essere indiano, prese la fatale decisione di restare in Sudafrica per combattere la discriminazione razziale attraverso la resistenza non violenta. La città è circondata da grandi coltivazioni di alberi da legno e agrumi, anche grazie alla Diga di Albert Falls.

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  • GIORNO 30, 01/5: DALTON – SAINT LUCIA

    Da Dalton, cittadina agricola la cui economia si basa sulla produzione di canna da zucchero, l’itinerario si snoda attraverso la spettacolare Valle delle Mille Colline, così chiamata per la moltitudine di morbidi rilievi, pareti rocciose e vallate che si innalzano lungo il fiume Umgeni, che dai Monti Drakensberg si fa strada verso l’Oceano Indiano. A Saint Lucia, alle porte dell’iSimangaliso, ci concediamo due giorni di sosta per un po’ di relax in un ambiente naturale meraviglioso.

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  • GIORNO 31-33, 02-04/5: SAINT LUCIA- NTSHONGWE

    L'iSimangaliso Wetland Park è il terzo per dimensioni in Sudafrica e si estende per 280 km lungo la costa. Il suo nome in lingua zulu significa “meraviglia” o “miracolo”, perché questo esclamò l’inviato del sovrano zulu Shaka che per primo lo vide quando tornò a raccontarlo al suo re. Oggi il parco è Patrimonio Mondiale dell’Unesco per l’enorme biodiversità, l’unicità degli ecosistemi e le bellezze naturali che si concentrano su una superficie relativamente ridotta. iSimangaliso conta infatti banchi di coralli e spiagge sabbiose, dune coperte di vegetazione subtropicale, savane e paludi che ospitano un’enorme varietà di specie animali tra cui elefanti, leopardi africani, rinoceronti bianchi e neri, bufali, oltre 350 specie di uccelli, ma anche delfini, tartarughe, balene ed oltre un migliaio di coccodrilli. Il parco è famoso per la latimeria, un pesce estremamente raro e antichissimo che si credeva estinto.

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  • GIORNO 34, 05/5: NTSHONGWE – HLANE NAT. PARK (Swaziland)

    Lasciato alle spalle l’oceano per fare rotta verso nord, entriamo nello Swaziland. Il nome del piccolo regno significa "terra degli Swazi", la principale etnia del paese che deriva a sua volta il proprio nome da Mswati II, il re ottocentesco che espanse e unificò il paese. Lungo appena 200 km per una larghezza di 130 e privo di sbocchi al mare, lo Swaziland è uno degli stati più piccoli dell’Africa. Il suo territorio si distende su un altopiano che digrada da ovest verso est, salvo poi risalire leggermente presso il confine col Mozambico.

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  • GIORNO 35, 06/05: HLANE - KOMATIPOORT

    Antica riserva di caccia del re Mswati II, il Hlane National Park (“deserto” in lingua swazi) si estende su una pianura semi arida punteggiata da alberi di acacia. Ospita il leone del Transvaal, l'elefante, la giraffa, il rinoceronte bianco e la più alta densità di avvoltoi bianchi in Africa. Poi, superata la frontiera, si rientra in Sudafrica, pronti per un altro pezzo forte di Xtractor: il Kruger.

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  • GIORNO 36-38, 07-09/5: KOMATIPOORT– SATARA-LETABA (KRUGER NAT. PARK)

    Il Kruger National Park è una delle principali riserve naturali di tutta l’Africa. Lungo 350 km per una larghezza di 67, è il più grande del Sudafrica e il più famoso. Appartiene alla "Kruger to Canyons Biosphere", una zona designata dall'UNESCO come Riserva Internazionale dell'Uomo e della Biosfera. Nato nel lontano 1898, divenne il primo parco nazionale del paese nel 1926 e oggi include sei diversi ecosistemi, che spaziano dai fitti boschi di acacie e sicomori del sudovest alla savana della regione centrale, per un totale di circa 1.900 specie di piante. Ospita tutti i membri del gruppo dei Big Five con una cifra stimata di 2500 bufali, 1000 leopardi, 1500 leoni, 5000 rinoceronti e 12000 elefanti. Altri mammiferi presenti nel parco includono zebre, ghepardi, licaoni, giraffe, kudu, ippopotami, impala, molte specie di antilopi, iene, facoceri, gnu. Senza contare oltre 500 diverse specie di uccelli (alcune residenti, altre migratorie o nomadi) e 120 specie di rettili, 52 di pesci, e 35 di anfibi. Tre giorni non basteranno per vedere tutto, ma non possiamo fermarci di più.

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  • GIORNO 39, 10/5: LETABA (KRUGER PARK) - TZANEEN

    Tzaneen, il “paradiso del Limpopo”, è una cittadina agricola al centro di una fertile, lussureggiante regione dal clima tropicale. Soprannominata anche “terra della nebbiolina d’argento” per le foschie che spesso ammantano le montagne circostanti, produce circa il 40% degli avocado del Sudafrica, il 40% dei manghi, il 20% delle banane e il 90% dei pomodori. E’ famosa anche per la piantagioni intensive di pini ed eucalipti.

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  • GIORNO 40-41, 11-12/5: TZANEEN – POLOKWANE-EPHRAIM MOGALE

    Facciamo rotta verso sud, ormai a un passo dal traguardo. Ad Ephraim Mogale, nei pressi di Polokwane nella regione del Limpopo, il 12/5 avremo l’occasione di visitare un ambulatorio per mamme e bambini operato da Amref, la più grande organizzazione no profit presente in Africa. Con i nostri trattori realizzeremo un orto per la comunità, per approfondire il tema nutrizione e salute e lasciare un segno tangibile del passaggio di Xtractor in Sudafrica.

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  • GIORNO 42-45, 13-16/5: EPHRAIM MOGALE-BALFOUR-VILLIERS-BOTHAVILLE

    Ormai giunti in dirittura d’arrivo, avremo il piacere e l’onore di condividere la nostra meravigliosa avventura africana con tanti appassionati professionisti del settore alla più grande fiera agricola del Sudafrica, il NAMPO.

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  • GIORNO 46, 17/5: SEBOKENG

    Seconda visita in un centro Amref. A Sebokeng vi sarà la possibilità di incontrare studenti e insegnanti che partecipano al Progetto Stile di Vita Sano, grazie al quale i ragazzini imparano l’importanza di fare esercizio e come condurre una vita sana per evitare malattie non trasmissibili. Parleremo con loro, regaleremo gadget di Xtractor e i trattori verranno utilizzati per spianare un campetto da calcio dove i ragazzi potranno giocare e mettere in pratica i principi che imparano in classe

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  • GIORNO 47-48, 18-19/5: JOHANNESBURG

    Considerata il principale polo economico del paese e di tutto il continente, Johannesburg è la più popolosa città del Sudafrica (8 mln con le periferie). Nota anche come Jo’burg e Jozi, in lingua zulu è eGoli, “luogo d'oro” , un doppio riferimento ai giacimenti auriferi delle sue origini e all’attuale ricchezza economica. Tra i luoghi d’interesse spiccano il quartiere di Houghton, dove Nelson Mandela risiedette, e la township di Soweto, a sud, nata per ospitare i sudafricani neri e divenuta poi simbolo del movimento anti-apartheid.

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  • GIORNO 49, 20/5: JOHANNESBURG - PRETORIA

    La spedizione si conclude a Pretoria, davanti al palazzo dell’Ambasciata Italiana. Il Sudafrica è l'unico stato al mondo con tre capitali: Pretoria, sede del Governo, Città del Capo, dove si trova il Parlamento, e Bloemfontein, sede del potere giudiziario. L’appassionante avventura di Xtractor in Sudafrica finisce qui, ma la sfida continua. Torneremo presto sulle strade del mondo con i nostri trattori!

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